Gruppi Storici

AFICIONADOS – Curva Sud 1969

In Curva Sud, e precisamente sul secondo “terrazzino” nella parte alta verso l’uscita degli spogliatoi, cominciano a riunirsi decine di tifosi che, improntano un discorso di gruppo.
Vanno formando una schiera di tifosi non allineati con i “CLUBS”; sono gli AFICIONADOS.
Sono questi i primissimi ULTRAS (nel senso che vanno “oltre” il normale spettatore passivo) della storia della curva laziale. Si ritrovano sul muretto per scherzare, divertirsi, esaltarsi e prendere il calcio per quello che effettivamente è: un divertente gioco.

BANDA NOANTRI – Curva Nord 2000bnlazioez5rw4

E’ questa l’ultima formazione giovanile nata in Curva Nord, da una costola degli IRRIDUCIBILI, un nome nuovo, di stampo romano, età media dai 18 ai 25 anni, giovani ragazzi arditi.
Il classico gruppo èlitario, non per tutti, di quelli intransigenti e temuti. Stile e modi di agire sono quelli delle CASUAL CREW d’oltremanica. Un brigata d’azione che con pochi anni di vita già si propone alla ribalta della scena ultras italiana. Non espongono lo striscione dal 2005.

COMMANDOS AQUILE S.BASILIO TALENTI – Curva Nord 1974

Nati nella stagione 74-75, all’indomani della conquista del titolo dalla fede di ragazzi di San Basilio e di Talenti, ma anche di Tufello Val Melaina e Nuovo Salario. Fu il primissimo gruppo a “colonizzare” la Nord, dopo di loro si aggiunsero i VIGILANTES e i N.A.B.
Dal 1974 esposero il loro striscione nel muretto centrale della Nord fino al 1979, quando lo striscioni fu sequestrato dalla polizia, per i fatti del dopo-Paparelli.

COMMANDOS MONTEVERDE LAZIO – Curva Nord e Sud 1971

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Nell’ingresso 49 della Nord coprono oggi le fila dell’Olimpico gli ultras del CML ’74 gruppo dell’omonima zona di Roma sita sulla Circonvallazione Gianicolense. La storia di questa congrega ha radici profonde nel tempo, più remote di quanto si possa suporre dalla dicitura, tanto da risalire agli albori del tifo autorganizzato.
Il primo nucleo portante si costituì nel lontano 1971, quando il tifo era lungi dall’essere un’organizzazione paragonabile all’attuale. Ma c’è di più, perchè il CML nel 1971 si è proposto sulla realtà capitolina come nuovo gruppo di giovani sostenitori di calcio inquadrato autonomamente per produrre sostegno, in modo totalmente diverso dalla concezione allora dominante. Possiamo parlare di uno stile primissima maniera, ove la manifestazione corale era spontaneamente improntata all’istante in Curva Sud lungo il muretto lato Tribuna M.Mario. Il vecchio Commandos raggruppò un consistente gruppo di ragazzi che prima, tanto disordinatamente, si sparpagliavano nei vari settori dello stadio. L’originalità del CML spopolò poi sulla sponda opposta del Tevere, allorquando i cugini giallorossi, in un momento di crisi inventiva formarono prima i COMMANDOS LUPI e poi, nel 1977, il COMMANDO ULTRA': la mirata risposta ai tanto odiati supporters della Lazio fu lapalissiana!
Ancora oggi a distanza di oltre 30 anni nel gate 49 della Curva Nord ci sono ancora quelli di Monteverde!

LA COSCIENZA DELLA LAZIO – 1971

Più che un gruppo ultras fu una sorta di società segreta, un gruppo di contestatori, ma sempre per il bene della Lazio, a cui non andavano bene società, squadra e allenatore del periodo.Celebri furono gli undici bidoni biancazzurri di un Ternana-Lazio. Ma anche numerosi striscioni di contestazione.
Se ne perdono le tracce con la conquista del tricolore.

EAGLES SUPPORTERS – Curva Sud e Curva Nord 1977

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Per diverse primavere hanno rappresentato l’anima pulsante del tifo della Lazio: formatisi dall’esperienza dei G.A.B.A., gli EAGLES SUPPORTERS hanno navigato al fianco dell’Aquila forse nel periodo più cupo della sua storia: era una Lazio in caduta, ferita, tradita e venduta, retrocessa, sul punto di scomparire, ma mai doma: “TARPATECI LE ALI, RIPRENDEREMO A VOLARE!” recitava un motto di quegli anni ’80 quando gli EAGLES, in seguito all’ondata repressiva adottata contro i gruppi ultras italiani dopo la tragica uccisione di Paparelli, hanno saputo reggere come roccia dura da scalfire, e tra i campetti della serie cadetta, quelli in cui “il romano” è aspettato per rivalistiche rivendicazioni “territoriali”, hanno cementato un unione generazionale che in CURVA NORD ha radicalizzato la passione di migliaia di giovani laziali.
Nel 1992, dopo 15 anni di vita, hanno deciso per l’autoscioglimento: forse perchè arrivati all’esaurimento del loro compito, sicuramente indispensabile per la maturazione della tifoseria biancoceleste.

GRUPPI ASSOCIATI BIANCAZZURRI – Curva Sud 1976

Nel 1976 il tifo della Lazio cambia: una progressiva evoluzione fa nascere nelle due curve, gruppetti e gruppuscoli di tifosi che, sotto le più variopinte sigle, incitano la squadra anche negli angoli più nascosti dell’Olimpico. Erano gli Ultras, i Golden Boys, i Leopard di Ciampino, la Folgore, i C.A.S.T., i N.A.B., le Brigate S.Giovanni, la Falange, i Vigilantes, i Boys, i Tupamaros, i Marines, i Panthers e le Brigate Portuense; e per riunirli tutti sotto un’unica struttura capace di incanalare organicamente il tifo giovanile, venne indetta nel novembre 1976 una riunione presso la sede dell’Associazione Nazionale Clubs Biancazzurri a cui presero parte tutti i rappresentanti dei gruppi sopra citati.
All’ordine del giorno c’era l’eliminazione di ogni dispersivo marchio per formare un unico corpo solido: i G.A.B.A. per l’appunto.
Prima di Lazio-Bologna del campionato 1976-77, i tifosi distribuiscono allo stadio e alla stampa un volantino: “Allo scopo di incrementare il tifo intorno alla nostra Lazio, abbiamo inteso creare un club formato da tutti i ragazzi della Curva Nord e Sud. Oltre alla finalità sportiva, il club intende moralizzare il tifo calcistico che spesso genera in atti di teppismo che niente hanno a che fare con i veri sportivi e soprattutto con lo sport.
Sportivi biancazzurri, uniamoci per essere sempre più forti con il nostro motto: TIFO CONTINUO.”
I G.A.B.A. confezionano sciarpe, comprnano tamburi e organizzano trasferte a prezzi popolari.

IRRIDUCIBILI – Curva Nord 1987

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Assertori del recupero dell’essenza, dello spirito e della mentalità costruttiva dei primi anni ’70, gli IRRIDUCIBILI nascono in un momento transitorio per la società, a cavallo tra i cosiddetti anni anni di latta (’90) così scarni di coscienza collettiva per un meccanicismo materialistico esasperato che coincide con il parziale e momentaneo indebolimento dell’ethos domenicale che da sempre contraddistingue la tifoseria. Si sono proposti quindi alle attenzioni della curva come ancora di salvataggio per impedire un “abbrutimento” di massa allora in corso, rilanciando l’identità dell’individuo attraverso exploit ad effetto in romanesco e latino che, misti a originalità e fantasia, hanno identificato moltissimi giovani dal 1987 con quell’aggettivo scelto come sinonimo d’indomità implacabile di chi non si arrende di fronte a nessun ostacolo per difendere e alimentare la propria fede. IRRIDUCIBILI.
Cresciuti e maturati negli anni postumi i -9 ed il calcio-scommesse bis, hanno intraprese una serie di lotte e “battaglie di coscienza” entrando in divergenza con la gestione Calleri, con gli EAGLES ed i Clubs, con Cragnotti; conquistandosi alla fine la fiducia e le simpatie del popolo laziale che vede in loro il gruppo trainante per il tifo organizzato. Dopo lo scioglimento degli EAGLES, gli spetta l’onere della Curva Nord, con il compito di svilupparne il patrimonio tradizionale.
Via i tamburi, largo agli stendardi e allo spontaneismo, trasformando il tempio del tifo laziale in una miriade di vessilli dagli slogan più strani, umoristici e sarcastici. Fautori della mentalità dell’andare “oltre”, sono partiti nell’87 in 432 tesserati ed oggi si contano in 10000 unità, con l’esperienza “Flaminio” che ha saputo gettare le basi di questo presente.

ULTRAS – Curva Sud e Curva Nord 1974

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Sono gli anni d’oro della Lazio, e una nuova formazione giovanile sale alla ribalta, sono gli ULTRAS, dapprima del CLUB GARBATELLA, i primi a Roma a denominarsi con l’appellativo oltranzista, che sarà poi riassuntivo dell’intera fenomenologia giovanile di curva. Ragazzi di ogni estrazione e ceto sociale; provenienti dalla Garbatella, dall’Eur, dai Parioli e da Casal Bruciato. Con loro compaiono le prime divise che identificano il ragazzo della Sud, le prime magliette ULTRAS, i baschi e le sciarpe. “OLTRE LA VITTORIA… ULTRAS”, recita la maglietta che spinge la base a coniugare la fede per la Lazio con il valore della Gioventù. Con il tempo dietro lo striscione e con il nome ULTRAS si sono susseguiti diversi ragazzi, ma sempre con lo stesso piglio battagliero e intransigente.

VETERANI – Tribuna Tevere 1994

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In simbiosi con la rivoluzione dirigenziale e tecnica del periodo, se ne compie un’altra sulle tribune… anzi, in Tribuna: è la Tevere che dal campionato 1994-95 fa gli onori di casa al primo gruppo ultras della Lazio, forse primo anche in Italia, che dall’esperienza di curva si sposta in un settore genericamente definito borghese e silenzioso, dove solitamente cori di incitamento non se ne fanno e torce non se ne accendono.
Sono i VETERANI, occupano costantemente le prime file nella parte bassa della storica Tribuna Tevere, stanno in piedi e tifano come se stessero in Nord, anche a costo di ricevere qualche insulto da quella parte di gente che avamza pretese solo perchè è caro il costo del biglietto. Presenti in casa come in trasferta, da quando sono nati, per la prima volta i Laziali, sono presenti e visibili anche quando, al derby, è la Roma a giocare in casa, in una Tribuna Tevere giallorossa.

VIGILANTES – Curva Nord 1974

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Sorto sullo spontaneismo anni ’70 quando il tifo per la squadra veniva improvvisato la domenica sulle gradinate, i “VIGILANTES” insieme ai “C.A.S.T.” e ai “N.A.B.”, sono stati i primi raggruppamenti della Curva Nord.
I meriti da attribuirgli sono indubbiamente molti: su tutti quelli di aver sfondato una porta chiusa e creduto in una curva dove di solito il tifo non lo si faceva, e quando lì veniva organizzato era solo perchè la Sud si spostava in Nord: nei derby. I Vigilantes sono stati gli apripista per una covata di tifosi nata nell’ombra del primo scudetto. Le loro gesta hanno avuto breve durata, visto che solo due anni più tardi confluirono nei G.A.B.A.. Ma non per questo è trascurabile il loro cammino.

 

VIKING – Curva Sud e Curva Nord 1978

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Il gruppo nacque nel 1978 per iniziativa di alcuni ragazzi che si posizionarono nella curva sud dello stadio Olimpico. I primi  simboli utilizzati all’ epoca furono il drakkar vikingo e l’ ascia bipenne, segno della forte connotazione politica del gruppo ai  suoi albori. Tale caratteristica porto’ anche ad alcune frizioni con i piu’ moderati  Eagles Supporters.
La stagione successiva i Viking si spostarono, al pari di tutti i gruppi Ultras Laziali operanti all’ epoca in Curva Nord.  Da allora il balconcino posto sotto il tabellone e’ il loro feudo; sono un gruppo elitario che non si pone l’ obiettivo di diventare di massa anche e soprattutto per non snaturarsi.  Rappresentano un gruppo di amici, fra i quali ci sono diversi ultras di vecchia data, ed, in un certo senso, la coscienza storica della curva.

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4 commenti al post “Gruppi Storici

  1. vince scrive:

    Ciao ,

    Io sono francese e sostengo Sochaux !

    Raccolgo adesivi ultras e volevo sapere se era possibile avere adesivi del tuo gruppo.

    Grazie

  2. Nicola scrive:

    Ciao a tutti,io sono un Tifoso Biancoceleste dal 1993 (prima tifavo Fiorentina) il simbolo della Lazio (quando non era ancora quello odierno ovviamente) l’ho sempre amato.Io purtroppo vista la distanza non é facile per me seguire la Lazio abitando a Quarrata (PT) ma mi sento Laziale 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno.Amo follemente questa squadra e non la cambierei per nulla al mondo !

  3. Gabriele scrive:

    CML 74 non 71. Saluti

  4. UltrasLazio scrive:

    Il CML, come spiegato nell’articolo, iniziò a prendere forma nel 1971. L’anno a cui si fa riferimento nel titolo è quello in cui il gruppo iniziò a formarsi.

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