La Storia e le Foto

La storia della tifoseria Laziale ha inizio in CURVA SUD alla fine degli anni ’60, con i tumulti giovanili del ’68, quando gruppuscoli di giovani ragazzi, per lo più sedicenni affollano le gradinate dello stadio Olimpico. Sono i primi Ultras, gruppi di ragazzi dai nomi più disparati: Tupamaros, Aquile, Ultras, Vigilantes, NAB, CAST, Marines. Gruppi troppo frastagliati per creare un vero e proprio catino di tifo. Così nel 1971 ha inizio la storia del primo vero gruppo ultras della capitale degno di questo nome… sono i ragazzi di Monteverde che fondano il COMMANDOS MONTEVERDE LAZIO, poi C.M.L.’74 (sull’entusiasmo dello scudetto di quell’anno). E’ il 1976, i gruppi della Sud, ancora troppo divisi, decidono di riunirsi sotto un’unica sigla, nascono così i G.A.B.A.(Gruppi Associati Bianco Azzurri), che l’anno dopo nel 1977, diventeranno gli EAGLES SUPPORTERS, striscione copri-curva di 56m, nome di impostazione britannica che per oltre un decennio faranno da traino alla Curva Nord e alla Lazio stessa.
Nel 1978 fanno la loro prima apparizione in Curva Sud i VIKING, il gruppo più politicizzato e intransigente del periodo, come simbolo, l’elmo vichingo e l’ascia bipenne. E’ il 28 Ottobre del 1979, la giornata più infame del Calcio italiano, si gioca il derby della Capitale, è la Roma a giocare in casa e i 15.000 laziali sono posizionati in Curva Nord, quando il terzo di tre razzi antigrandine, sparati da un diciassettenne in Curva Sud, uccide VINCENZO PAPARELLI, trentatreenne padre di famiglia, tifoso laziale.
Nello stesso anno gli Eagles Supporters opteranno per il trasferimento in Curva Nord, saranno seguiti da tutta la tifoseria tranne che dai Viking, che li seguiranno due anni dopo. Se gli anni ’80 sono stati il periodo peggiore della Lazio, lo stesso non lo si può dire della Curva Nord, imitata ed ammirata da tutta Italia per calore, passione ed originalità.
I laziali stringono gemellaggi importanti con Baresi, Torinisti e Triestini. Se la Lazio è travolta da scandali, retrocessioni e umiliazioni, la Curva vince sempre e ovunque. 20.000 a Pisa e ad Arezzo, 4.000 a Udine, tanti in campi come Cava dei Tirreni e Rimini, in 80.000 per Lazio-Catania e Lazio-L.R.Vicenza, fino ad arrivare ai 35.000 due volte per gli spareggi di Napoli. Se la Lazio è ancora viva il merito è anche e soprattutto dei suoi IMPAGABILI tifosi, scesi in piazza, a Via Allegri nel 1986 per evitare la retrocessione della Lazio in C-1.
E’ il 1987, si gioca Lazio-Padova, in curva nord a fare il tifo non ci sono solo gli Eagles, compare per la prima volta lo striscione di 10m con caratteri spartani degli IRRIDUCIBILI, un gruppo nuovo, di rottura, che cambierà il modo di fare il tifo e sarà un faro per gli ultras di tutta Italia; via i tamburi e cori all’inglese. Nascono però inevitabilmente dei contrasti con gli Eagles Supporters, ancorati alla tradizione Ultras, che si scioglieranno nel 1992.
Con l’arrivo di Cragnotti per la Lazio arriva l’Europa, e se la Curva Nord prima era ammirata in tutta Italia, ora, per merito degli Irriducibili, lo è in tutta Europa, dove nascono gruppi con il loro nome (Irriducibili Inter, Juve, Irreductibles Toulon). La Coca-Cola, che pubblicizza i Campionati Europei usa le loro coreografie, i Laziali oltre che con Interisti e Veronesi, ora stringono rapporti d’amicizia con i tifosi del Real Madrid, del Chelsea e del Paris St.Germain.
Nel 1994 si scatena la rivolta di piazza per impedire la cessione di Signori al Parma per 25.000.000.000£. La Lazio vola in Europa e i suoi Fans la seguono ovunque: 4.000 a Dortmund e Vienna, 2.000 contro l’Atl.Madrid e a Londra contro il Chelsea, 2.000 a Madrid contro il Real, 20.000 a Parigi, 15.000 a Birmingham, 10.000 a Montecarlo per 3.500 biglietti, 40 a Belgrado nel ’99 con l’odore dei bombardamenti nell’aria!!!
Il campionato 1999-2000, rappresenta l’apoteosi, 5.000 Laziali scendono in piazza per manifestare la propria rabbia per l’ennesimo campionato rubato, di nuovo a Via Allegri; ad attenderli blindati e camionette di Polizia e Carabinieri, sarà guerriglia, sarà SCUDETTO!
Il campionato 2002-03, è un anno importante per gli Irriducibili, che giungono al loro quindicesimo anno di militanza ultras, e nello stesso anno la società biancoceleste decide di assegnare alla Curva Nord, la maglia numero 12, da oggi e per sempre, non verrà indossata da nessun giocatore, ma solo dalla Nord!
La Curva Nord è guidata dagli Irriducibili, insieme a loro i vecchi C.M.L. ’74 e Viking, gli Ultras, la Banda Noantri, il gruppo Anni ’70; i Veterani in tribuna Tevere e la Legione Mr. Enrich nella vecchia Curva Sud-Maestrelli insieme alle Ardite Schiere.
Nel 2004 si fa sentire l’assenza di ricambio generazionale che causa lo scioglimento, dopo 25 anni di curva, dei Viking, mentre la Banda Noantri, schiacciata dalla repressione chiude momentaneamente i battenti, restano a guidare la Curva gli Irriducibili e il C.M.L.
Nel 2006, in alternativa all’obsoleta Associazione Italiana Lazio Club, nasce il Sodalizio, che raccoglie tifosi da ogni rione, quartiere, paese e provincia italiana per seguire la Lazio in casa e in trasferta in maniera più attiva.

L’11 novembre 2007, viene scritta col sangue un’altra triste pagina della storia della tifoseria Biancoceleste, durante il viaggio per Milano, dove la Lazio è ospite dell’Inter, all’autogrill di Badia al Pino (AR), scoppia un piccolo parapiglia tra un gruppetto di tifosi Laziali e un gruppetto di tifosi Juventini, la piccola zuffa è terminata e mentre i tifosi stanno abbandonando l’area di servizio, un agente della polizia stradale, Luigi Spaccarotella, posizionato sull’altra carreggiata (direzione sud) ha notato il movimento, senza però aver capito cosa sia successo, per fermare l’ultima auto che sta ripartendo, impugna la sua pistola d’ordinanza, prende la mira e fa fuoco sulla vettura in corsa, uccidendo Gabriele Sandri, 26 anni, tifoso della S.S.Lazio.
Lo stendardo con impresso il volto di Gabriele accompagnerà la Lazio ovunque, in Italia e in Europa.
Il resto è storia dei nostri giorni…

 
La storia continua…
Se il destino ci è avverso… peggio per lui!

La Curva Nord, quella che non tradisce MAI!

cngs
Condividi questo articoloShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+

2 commenti al post “La Storia e le Foto

  1. vincenzo scrive:

    nel gennaio del 2010 Manuel Massa è morto in un incidente stradale a Ovada(AL). Manuel era un tifoso della Lazio,nella sia camera non c’era la sciarpa degli eagles supporter a cui era molto affezionato. Sua mamma ha voluto depositare quella sciarpa sulla sua tomba.. Purtroppo dopo 5 anni quella sciarpa esposta alle intemperie è oramai distrutta.. ne vorrei mettere una nuova.. E penso mche se arrivata direttamente da Voi,da lassù Manuel ne sarà contento.. Naturalmente mi accollo tutte le spese della sciarpa e della spedizione.. Sperando che tutto ciò sia possibile… grazie

    1. UltrasLazio scrive:

      Ciao Vincenzo,
      purtroppo le sciarpe degli Eagles Supporters non sono più in produzione. Mandaci comunque il tuo indirizzo a webmaster@ultraslazio.it nel caso riuscissimo a trovare qualcosa. Nel frattempo potresti considerare l’ipotesi di ordinarne una dal sito ufficiale della S.S. Lazio.

      Un abbraccio ed un bacio al cielo per Manuel!

Rispondi a vincenzo Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>