18 Ottobre 1987: Auguri IRRIDUCIBILI

18 Ottobre 1987, 18 Ottobre 2012. Sono passati 25 anni da quando, per la prima volta, sulle allora gradinate dello Stadio Olimpico si presentava uno dei gruppi più importanti (probabilmente il più innovativo) del panorama Ultras nazionale e internazionale, sicuramente il più discusso, controverso e “famigerato” per quasi un ventennio.

In un Lazio-Padova qualunque lo striscione “Irriducibili” appare in Curva Nord, prendendo il posto di quello dei Viking. Le premesse sono consistenti: elevatissime, per un nuovo gruppo, l’età media e gli anni di militanza: coloro che assurgeranno a leader negli anni a venire possono già definirsi “vecchia guardia”. Il gruppo cerca di portare una mentalità nuova nel modo di fare il tifo, di vivere la passione per la propria squadra: il modello ispiratore, poi ampiamente superato negli anni, è quello delle Casual Crew d’Oltremanica. Il concetto di militanza si evolve: ci si veste in un certo modo, non ci si agghinda con trenta sciarpe neanche fosse Carnevale, si vive la squadra (e il gruppo) sette giorni su sette, ci si sposta in treno perchè più affine e congeniale alle “esigenze” della trasferta, l’elemento politico è, seppur non preponderante, praticamente sempre presente e non potrebbe essere altrimenti. Rifiutano la violenza gratuita, scontrandosi solo con grupi organizzati come loro, come l’etichetta di cani sciolti affibbiata dai giornali. “Non siamo cani perchè senza padrone! Non siamo sciolti, Irriducibili ci unisce.” recita uno striscione dei primi anni.

 

irriducibili

Nel 1987 un 18 ottobre in modo aitante
ho esposto un ideale che viveva da tempo in molta gente,
M’hai messo subito in discussione perché senza padrone
t’ho detto non dirò mai sissignore.
La mia condanna più pesante è stata quella de non fa parte del presente
ed esse delinquente oltre che ignorante.
Ma sulla pelle mia me so fatto strada in mezzo a sta societ
una vera essenza non ha.
A differenza tua io faccio della mentalità della fratellanza e della goliardia
lo stile della vita mia.
Ne ho fatta di strada da quel 1987
quando nessuno me capiva
ho rischiato pure d’anda alla deriva,
ma me so rialzato ho riflettuto ho ragionato ho spaccato
e con infamia e senza lode de me se parlato.
So sceso in piazza pe la maglia li giocatori e la giustizia
per me il calcio era morto,
ma so tornato ancora più grintoso
a ditte che per te non so un uomo libero ma tifoso!
Ne ho fatta di strada da quel 1987
insieme alla mia gente che dal presidente oltre che cialtrone e demente
so stato chiamato cliente,
ma io non so un azionista su un balcone
come c’è vò fa crede qualche ben pensante padrone,
non so neanche scomponibile in fattori perché la passione ,l’orgoglio e l’amore
mi spingono verso gesti a volte male interpretati ,ma che me vengono dal cuore.
Ne ho fatta di strada da quel 1987
contro tutto e contro te caro giornalista
che m’hai attaccato dandome del fascista,
è stato proprio questo che m’ha fatto cresce ancora più forte e mi ha fatto capire che dovevo cominciare
per controbatte ad irradiare!
Ne ho fatta di strada da quel 1987
so Ultras nella mente
Lazio dipendente,
ma ciò il cuore pieno de bont
per chi vive non per colpa sua in questa società con enormi difficoltà.
Ne ho fatta si di strada da quel 1987
so cambiato e maturato in modo intelligente per molti non so più demente ,cialtrone e ignorante
e me so accorto che da quel 1987 so IRRIDUCIBILE da sempre!

 

Condividi questo articoloShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>