Il capitano del primo Scudetto
Nato a: Darlington (ENG)
Data nascita: 27.10.1945
Nazionalità: ITA
Altezza: m. 1,73
Peso: kg. 66
Ruolo: Difensore
Esordio in A: Lazio-Torino 1-1 (14.9.1969)
Esordio nella Lazio: Ternana-Lazio 0-0 (3.9.1969)
Pino Wilson è, in assoluto, il giocatore col maggior numero di presenze con la maglia della Lazio. Dal 1969 al 1980, infatti, ha disputato, tra campionato, Coppa Italia e Coppa UEFA la bellezza di 394 incontri in biancoceleste. In negativo, c’è da dire che non ha raggiunto le 400 presenze perché la sua carriera venne bruscamente interrotta a sette giornate dal termine del campionato 1979/80 a causa dello scandalo-scommesse, che portò in Serie B la Lazio, e nel quale il giocatore era implicato. Una macchia indelebile in una carriera stupenda, tutta all’insegna del biancoceleste.
Wilson, nato in Inghilterra (Darlington) il 27 ottobre 1945, arriva a Napoli al seguito del padre, ufficiale NATO, e comincia lì la sua carriera di calciatore. E’ proprio dall’Internapoli, squadra locale di C, che la Lazio lo preleva, assieme a Chinaglia (col quale, comunque, non legherà mai: si dice che i due fossero, in realtà, i leader di due opposte fazioni che dividevano lo spogliatoio della Lazio negli anni 70, a malapena tenuti assieme da quel grande psicologo che è stato Maestrelli). Inizia da terzino, per conquistare presto quel ruolo di libero, in cui sarà protagonista assoluto per oltre un decennio. E’ un leader, in campo e fuori (dotato di una certa cultura, si laureerà in giurisprudenza, cosa rara tra i calciatori), e per il suo carisma viene presto promosso a capitano della squadra. Data la sua altezza non eccezionale (un metro e 73), predilige il gioco a terra, dove eccelle nei contrasti e nell’anticipo, grazie anche ad un senso della posizione fuori dal comune.
E’ tra i protagonisti, naturalmente, della Lazio-scudetto nel 1974, in cui disputa tutti gli incontri realizzando anche un gol, decisivo, alla Sampdoria (1-0, 14/10/1973). A proposito di fedeltà, dal 25 aprile 1971 (Lazio-Juventus 2-2) al 19 ottobre del 1975 (Perugia-Lazio 2-0) è sempre presente con la maglia biancoceleste, per un totale di 135 incontri consecutivi, a dimostrazione anche di una estrema correttezza in campo.
Il suo rapporto con la Nazionale è breve, e si limita a 3 incontri nel 1974. Paga, come altri, l’insuccesso della spedizione azzurra in Germania.
Al termine della carriera, esce completamente dal mondo del calcio.